Ricerche e testo di Marco Atzeni
Se siete in possesso di materiale o info aggiuntive, scrivetemi pure a sassariantica@gmail.com
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Quando nel 1837 il Comune lottizzò le campagne verso via Roma per creare un nuovo esclusivo quartiere, il signor Gregorio Bargone, nato a Capraia nel 1803, vicino Livorno, acquistò il lotto 1, mentre il professor Antonio Crispo, osilese del 1805, acquistò il lotto 5 (che era di fronte).
Il primo era un commerciante possidente, mentre il secondo era medico ed insegnante universitario. Emerse però un problema perché il Comune impose ai residenti del nascente quartiere di costruire un elegante porticato sotto ogni casa. I baffuti Bargone e Crispo, essendo i primi, ne parlarono e si coalizzarono per lamentare l’assurdità di far erigere a spese loro dei portici di cui a beneficiare sarebbe stata tutta la comunità.
Nel 1849 si pronunciò il Consiglio che accettò di indennizzarli con una somma pari al valore dei metri quadri che sarebbero stati occupati dai rispettivi portici. I due costruirono quanto richiesto, anche se Bargone si incartò e lo fece in due tempi, dovendo poi rifare le arcate perché disallineate rispetto a Crispo e creando un’entrata più stretta dell’altra.
I portici rimasero gli unici della città perché il Comune fece poi cadere il bizzarro e impraticabile obbligo. Eretti quando c’era il Castello (e l’Italia non esisteva), hanno però consegnato all'immortalità i loro due originari proprietari, sotto la cui casa passa da più di 170 anni tutta Sassari.
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“Congregato l’illustrissimo Consiglio Comunale, si riferì la supplica presentata dalli Sig.ri professor Antonio Crispo e negoziante Gregorio Bargone colla quale dimostrando le gravi spese che si richiedono nella costruzione dei portici, li quali servono più d’abbellimento alla città e a comodità del pubblico che in vantaggio dei proprietari costruttori, facevansi in conseguenza di ciò ad implorare di venire rimborsati del valore della striscia del terreno dei portici, compresa l’area dei pilastri, (…) fu così stabilito affermativamente con 19 voti contro 4 negativi” (maggio 1849)
Le firme di “Greg” Bargone e Antonio Crispo in calce ai rispettivi contratti di acquisto dei lotti su cui saranno poi erette le case coi portici. Le altre firme sono del Sindaco, dei Consiglieri, del Segretario e dei vari testimoni. Il costo del terreno fu di 1,20 lire al metro quadro. (1846-50)
*** Questa ricerca storica ha richiesto impegno e tempo. Per scopi divulgativi si può riprodurne in parte il testo, citando obbligatoriamente me ed il mio blog come fonte (anche qualora ne cambiassi le parole utilizzandone però le informazioni). Per scopi commerciali (libri, pubblicazioni etc.) è necessario chiedermi preventivamente anche il permesso. Grazie per la lettura. ***