Ricerche e testo di Marco Atzeni
Se siete in possesso di materiale o info aggiuntive, scrivetemi pure a sassariantica@gmail.com
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Mario Alberti nacque nel 1902 e suo papà Michele, che di lavoro movimentava le merci dalla stazione, morì neppure quarantenne, lasciandolo orfano a 5 anni. Per fortuna la mamma Rafaela fu aiutata da alcuni concittadini che, con un gesto d’altri tempi, le donarono il necessario per aprire una piccola bottega sotto casa, il tanto per sfamare Mario e i fratellini.
Mario dovette rimboccarsi presto le maniche e andò a fare il garzone dal signor Aristide Franchini che aveva una salumeria vicino Piazza Tola. Quelle d'altri tempi, dove gli insaccati si creavano proprio da zero. Innamoratosi dell’impiego in salumeria, quando compì 18 anni partì a lavorare a Milano, Torino e Genova, “così imparo dai migliori!”, disse.
Fece esperienza e tornò con un sogno: un’attività tutta sua! Così, nel 1925 ad appena 23 anni, con i risparmi e con l’aiuto dalla sorella Vittoria, allestì la sua salumeria in via Roma, affittando dalla famiglia Corda-Fumu un locale che gli sembrava perfetto, anche perché la mamma abitava girato l’angolo, in via Manno.
Il signor Alberti sposò la signora Agnese, ebbe 3 figli, servì i suoi clienti sino ad 86 anni e si spense nel 1988 e di certo non poteva immaginare che la sua fedele bottega, nata prima della costruzione del Tribunale e del Museo, sarebbe stata con noi ancora oggi.
Nella foto fornitami dal figlio, Alberti aveva 30 anni e posava fiero davanti al suo negozio (in cui lavorava in cravatta).