domenica 8 settembre 2019

VILLA TICCA IN VIA ORIANI A SASSARI. CHI LA HA COSTRUITA E ABITATA.

Ricerche, testi e foto di Marco Atzeni (con la collaborazione di un discendente)
Se siete in possesso di materiale o info aggiuntive, scrivetemi pure a sassariantica@gmail.com


La villa di via Oriani fu realizzata nel 1932 dall’impresario Giovanni Maria Ticca che, oltre a costruirla, la abitò.

“Gianni” Ticca era nato a Dorgali nel 1895 ed era figlio di ziu “Zizzu”, un nuorese che tramandò l’intraprendenza ai suoi numerosi figli. Laureatosi in ingegneria a Bologna nel 1923, dopo un periodo di gavetta Gianni fondò la“Costruzioni Ing. Ticca” nel 1928.

L’ingegnere aveva notevoli capacità che, unite alle simpatie politiche, lo resero un potente impresario. Le opere realizzate furono imponenti e prestigiose tra le quali gli acquedotti di Sassari, Osilo, Florinas e Sorso, collaborò alla realizzazione dell’aeroporto di Pratica di Mare, degli argini del Po, delle fortificazioni del Vallo Alpino e delle mitiche “bonifiche fasciste” nell’agro romano.

Viaggiava costantemente, dividendosi tra Sassari e Roma ed in via Oriani nacquero due dei suoi tre figli avuti con la moglie Maria Luisa Cao. Ticca non si fece mancare il titolo di “Conte” (conferitogli dal Papa) e nel ‘42 quello di “Cavaliere del Lavoro” (uno dei più giovani della storia).

La villa di Sassari, all’epoca nell’immediata periferia che prendeva il nome di "lu fangazzu", era circondata da un ampio terreno che nei decenni venne smembrato per costruire i palazzi oggi attorno. Curiosamente, anche come residenza romana Ticca scelse una villa e, a testimonianza del suo amore per Sassari, la chiamò “Villa Torresina”. Ticca si spense a Roma nel ‘66 ed in via Oriani casa sua è oggi immutata.

Per la precisione, la proprietà della villa passò alcuni decenni or sono al fratello di Gianni, probabilmente anche a causa dei problemi economici che colpirono l'azienda che, proprio per i lavori a Pratica di Mare, alcuni dicono, si indebitò pesantemente fino alla chiusura.

Gianni Ticca è il giovane uomo al centro con il borsello in pelle sottobraccio, insieme a vari tecnici durante uno dei sopralluoghi presso l'acquedotto di Sassari negli anni '30. (la foto è di proprietà della famiglia Ticca concessami in esclusiva)

*** Questa ricerca storica ha richiesto impegno e tempo. Per scopi divulgativi si può riprodurne in parte il testo, citando obbligatoriamente me ed il mio blog come fonte (anche qualora ne cambiassi le parole utilizzandone però le informazioni). Per scopi commerciali (libri, pubblicazioni etc.) è necessario chiedermi preventivamente anche il permesso. Grazie per la lettura. ***